Nozioni di base SEO: come creare contenuti SEO.

Per scalare il ranking e salire in classifica nei motori di ricerca è necessario creare contenuti che i ricercatori e i motori di ricerca vogliono vedere: Contenuti SEO. Vediamo perchè è importante e come creare …

Guida seo - creare contenuti seo

Per scalare il ranking e salire in classifica nei motori di ricerca è necessario creare contenuti che i ricercatori e i motori di ricerca vogliono vedere: Contenuti SEO.

Vediamo perchè è importante e come creare contenuti SEO, cioè orientati appositamente all’ottimizzazione per i motori di ricerca.

4° Capitolo della

Guida SEO

1. Nozioni di base sui contenuti SEO

Che cos’è il contenuto SEO?

I contenuti SEO sono contenuti progettati appositamente per scalare il ranking e posizionarsi nel modo migliore in classifica nei motori di ricerca. Potrebbero essere un articolo del blog, un prodotto o una pagina di destinazione (landing page), uno strumento interattivo o altre cose.

Perché i contenuti SEO sono importanti?

Non tutti i contenuti salgono nella classifica e ottengono traffico dalla ricerca organica. Solo i contenuti creati per i ricercatori sugli argomenti che stanno cercando lo fanno, a meno che, con un colpo di fortuna i tuoi siano proprio quei contenuti di cui stiamo parlando, ma c’è una differenza sostanziale tra la fortuna cieca, ed un lavoro appositamente mirato ad ottenere il risultato voluto.

2. Come creare contenuti SEO

Creare contenuti SEO significa fornire agli utenti esattamente quello che vogliono e renderlo “attraente”. Se poi sei in grado di condividere approfondimenti e competenze uniche in aggiunta, ancora meglio. Esaminiamo il processo in modo più dettagliato.

Scegli un argomento provato

Dovresti già avere un argomento del genere se hai fatto una ricerca per parole chiave. Dovrebbe essere un’argomentazione dimostrata con prove o situazioni vere o esistenti, o almeno sembrare tale e questa cosa si traduce in un potenziale di traffico nonchè potenziale di business e di conseguenza potenziale di ranking.

Proviamo a far un esempio. Immaginiamo di vendere articoli per panetteria e prodotti da forno e facendo una ricerca di parole chiave ci siamo imbattutti nei “pirottini” da forno per i muffin.

Arriviamo a capire che “pirottini da forno” ha un buon potenziale commerciale e di traffico e sembra facile da classificare in base al punteggio di difficoltà delle parole chiave.

Per trovarlo, noi, in pratica siamo partiti dalla parola chiave principale “panetteria” poi abbiamo filtrato per per parole chiave con un buon potenziale di traffico, infine, abbiamo controllato le pagine in cima alla classifica e le loro statistiche nella panoramica SERP, scoprendo che in genere hanno pochi o nessun backlink e provengono da marchi sconosciuti, di conseguenza ci sembra una parola chiave piuttosto promettente.

Analizza l’intento di ricerca

Comprendere l’intento di ricerca significa capire cosa sta cercando chi effettivamente esegue questa ricerca su Google. E’ molto consigliato farlo perché le tue possibilità di scalare la classifica sono scarse se i tuoi contenuti non si allineano con questo intento.

Molto spesso l’intento è insito o rivelanto nella stessa parola chiave. Risulta, per esempio, evidentemente chiaro che le persone che cercano “consigli SEO” desiderano trovare dei suggerimenti SEO. Ma per altre parole chiave risulta meno ovvio, quindi la cosa migliore è utilizzare le pagine in cima alla classifica come per capire la cosa, in altre parole, cerca di dedurre l’intento da quello che vedi già presente in classifica ai primi posti.

Per fare questo, analizza le pagine in cima alla classifica con il metodo detto delle tre C (indicazione derivante dai termini in inglese):

  1. Tipo di contenuto (Content Type). Sono articoli (post) di blog, pagine di prodotti, pagine di destinazione (landing pages) o altro?
  2. Formato del contenuto (Content Format). Sono tutorial, elenchi, guide pratiche, ricette, strumenti gratuiti o qualcos’altro?
  3. Angolo dei contenuti (Content Angle). Esiste un punto di forza, tipo i prezzi bassi o “quanto è facile” ?

Ad esempio, i migliori risultati per la chiave “impasto per pizza napoletana” sono tutti i post di blog di ricette e l’angolo dominante dei contenuti è l’autenticità.

Metti in mostra la tua esperienza

Google tende a valorizzare i contenuti che dimostrano competenza nell’argomento trattato. E ancora più importante può risultare per argomenti che potrebbero avere un impatto sulla salute, sulla ricchezza o sulla tendenza alla felicità di un lettore. Google stesso definisce questi argomenti in un acronimo (YMYL) Your Money or Your Life.

Ecco cosa dice Google sull’esperienza per argomenti YMYL e non YMYL:

  • Argomenti non YMYL. E’ sufficiente la “competenza quotidiana”, cioè una competenza generica. Lo scrittore ha il tipo e la quantità di esperienza di vita per renderlo un esperto sull’argomento, se hai questa esperienza ci rientri perfettamente.
  • Argomenti YMYL. L’esperienza formale viene ritenute importante, ma per alcuni argomenti è sufficiente “l’esperienza quotidiana”, cioè l’esperienza vissuta. Ad esempio, una casalinga può rispondere a “come pulire bene la rubinetteria” meglio di un idraulico.

Puoi usare il diagramma di flusso qui sotto per decidere se e come trattare un argomento:

Copri l’argomento per intero

Se hai veramente esperienza nell’argomento, allora è tempo di creare il tipo di contenuto che i ricercatori vogliono vedere. Analizzare le intenzioni di ricerca ti dà un’idea, ma non ti rivela tutto. Questo è un problema perché il miglior risultato per una query dovrebbe coprire tutto ciò che gli utenti vogliono sapere.

Questi sono due modi per trovare importanti sottoargomenti e punti da includere:

  1. Cerca elementi in comune tra le pagine in cima alla classifica. I sottotitoli sono spesso rivelatori.
  2. Cerca le classifiche delle parole chiave comuni tra le pagine con le prime posizioni. Questi spesso rivelano argomenti secondari. E se molti ne parlano, probabilmente sono piuttosto importanti.

Rendi l’argomento unico

Se basi la totalità dei tuoi contenuti su pagine di prima qualità, ti ritroverai con contenuti copycat e non riuscirai a distinguerti dalla massa né a offrire qualcosa di unico.

Il contenuto Copycat è un problema per la SEO perché le persone non hanno incentivi a collegarsi ad esso. E i link sono importanti perché sono un fattore di ranking.

Ecco alcuni modi per risolvere questo problema:

  1. Fornire ricerche originali. Sondaggi, richerche, studi, sono tutti funzionali allo scopo.
  2. Dai una prospettiva o un’opinione unica. Questo può provenire da te, da qualcuno nella tua organizzazione o da un esperto del settore.
  3. Costruisci su ciò che è già disponibile. Espandi le idee chiave, approfondisci e offri alternative.

Rendi il contenuto “attraente”

I visitatori sfoglieranno il tuo sito web rimanendoci per un po’ di tempo se lo trovano confuso o difficile da leggere, questo è un problema, perché Google utilizza i dati di interazione per valutare la pertinenza. Se gli utenti abbandonano i tuoi contenuti come il Titanic mentre affonda è improbabile che ciò aiuti la SEO.

Ecco alcuni suggerimenti per rendere i contenuti più “attraenti”:

  • Mantieni la semplicità. Evita parole e frasi complesse.
  • Rendi il contenuto “visivo”. Intervalla i testi con immagini e video.
  • Parla la lingua del tuo pubblico. Usa termini e gergo che suonino bene per i lettori.
  • Controlla la tua ortografia. Fai sempre un controllo ortografico, è sempre una cosa che fa la differenza.

Mantieni il contenuto sempre aggiornato

Il contenuto non si aggiorna da solo e rimane sempre valido e aggiornato. Questo è un problema soprattutto se stai prendendo di mira un argomento in rapido movimento. Significa che dovrai lavorare per mantenere aggiornati i tuoi contenuti per rendere felici Google e i ricercatori.

I ricercatori non vogliono un elenco delle migliori ricerche su Google del passato; vogliono qualcosa di aggiornato. Ogni calo si verifica quando il contenuto è diventato obsoleto e ogni aumento si verifica quando viene aggiornata la pagina, questo è ormai un assioma verificato nella maggior parte dei casi.

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